martedì 28 dicembre 2021

Di notti silenziose e buona filatura

Notte silenziosa,
Notte sacra,
Tutto è calmo,
Tutto brilla.


Sono le prime strofe della tanto amata Silent Night, ed è tutto ciò di cui a volte si ha bisogno.
Sicuramente è tutto ciò di cui io sento il bisogno, adesso.
Stare, semplicemente, nel momento sacro, immergersi nel sacro, nel magico, nutrirsi e riposare.
Quando si dà tanto, si crea tanto, si è sempre presenti, si ha più necessità di fermarsi, e di stare.
Stare in silenzio, stare nella calma, e non esserci per nessuno, tranne che per se stesse.

E in questo stare dentro e non fuori, osservare con gli occhi luminosi ogni cosa che, nel cuore dell’inverno, brilla.

Questo è ciò di cui sento assoluta necessità, adesso.
Per questo cercherò di vivere queste notti nel silenzio, nella calma, nel sacro.
Stando, trattenendo, in raccoglimento. Per rigenerarmi e guarire, per ritrovare gli equilibri e il mio centro luminoso.

Per osservare il mio filo,
pettinare i miei nodi,
pulire i filamenti fuligginosi
e gioire per quelli dorati.
Filamenti dorati brillano,
e donano la vera fortuna.

Un quarzo rutilato da tenere accanto, come alleato nella buona filatura,
del bianco e dell’oro.
E una fiamma sempre accesa, per non perdere il filo,
e mantenere costante la veglia.
Illustrazione di Lucy Grossmith

venerdì 3 dicembre 2021

Cogliere l'attimo

Perché aspettare, perché tentennare, rimandare, rinunciare,
perché forse non è il momento, perché forse non me lo merito, perché anche se mi piace posso farne a meno, e mille altre inutili scusanti?
Ci sono molte cose di cui si può fare a meno, e spesso avere meno è avere molto di più, ma quando si tratta di cose semplici, alla propria portata, di piccole delizie che scaldano il cuore, perché aspettare, tentennare, rimandare, e quindi rinunciare?
Siamo qui adesso, qui e ora. Forse domani non ci saremo più. Quindi perché non vivere pienamente oggi e colmare le mani di ciò che non solo è alla propria portata, ma è ripetutamente offerto dalla vita, che sembra proprio insista perché finalmente ci concediamo di accogliere, abbracciare, prendere e realizzare?

Penso a quante cose piacevoli e deliziose non ho colto, a quante ho rinunciato, a quante ho dimenticato, perché certo, ne faccio a meno, ma erano lì anche per me, ed erano offerte dalla vita;
e oggi scelgo di cogliere, di non rimandare, di prendere almeno ciò che è qui vicino, alla mia portata, e di viverlo.
Così anche ciò che è più lontano comincerà ad avvicinarsi, e passo dopo passo ogni cosa potrà realizzarsi nel modo più semplice e naturale possibile. Così come deve essere.

Oggi sono solo dolci che da anni avevo rimandato di ordinare a una bravissima pasticcera, anche se mi piacciono talmente tanto che quando li ho assaggiati, anni fa, mi sono commossa.
Domani chissà cosa sarà…
Ma voglio farmi trovare preparata, voglio farmi trovare aperta, per cogliere, prendere, realizzare, e vivere.

***

E tu che mi leggi, adesso, qui e ora, cosa hai aspettato di fare, cosa hai rimandato per tanto tempo?
Perché non coglierlo adesso, anche se è una piccola cosa che sembra da nulla?
È offerta dalla vita, è lì per te… ed è arrivato il momento di prenderla.
Fotografia di Julian Rad