mercoledì 2 novembre 2022

La prima nebbia

Ieri sera finalmente è arrivata. Si è alzata, dapprima fitta, in lunghi strati bianchi, tesi come lenzuola sopra le campagne, poi diffusa, a coprire tutto.
Le ragnatele si sono riempite di minuscole goccioline, la luna era coperta da veli azzurri, l’aria era profumata.
Il profumo della nebbia. Ho provato a descriverlo, ma non ci sono riuscita.
Acqua, foglie secche, terra bagnata, o forse nulla di tutto questo.
Il profumo della nebbia è solo suo, e non vi è nulla che possa descriverlo.
Lo accolgo con gratitudine, respirandolo a pieni polmoni.
Ora è anche dentro di me. Il respiro profuma di nebbia.
Sono nebbia, e nella nebbia mi dissolvo, e mi riconosco.

***

Porto con me la pietra che più di tutte sento vicina al regno degli spiriti.
Un quarzo affumicato con fantasma. Aiuta a ricordare il passato, le strade percorse che hanno portato ad essere ciò che si è adesso, quello che si era prima e quello che si è diventate/i.
Rende percepibile l’invisibile.
Mi piace pensare che faciliti il contatto con ciò che è nascosto oltre il velo di nebbia e di fumo.
E che porti armonia fra ciò che è qui, e ciò che è al di là.
Fra noi, e loro.
Fotografia di autrice o autore sconosciuta/o, raccolta da Pinterest