Giornate come queste, piovose e piene di nuvoloni grigi, con la nebbiolina che sale dalle campagne umide e un silenzio che sembra stendersi come una coperta sui rumori che la vita frenetica produce.
Appoggiata al termosifone caldo, osservavo il grigio, e vedevo il grigio.
Serena, tranquilla, ma rivolta con i pensieri altrove.
Poi uno scricciolo, dolce e minuscolo, è rimasto intrappolato dentro la veranda, e nel tentativo di metterlo fuori, l’ho osservato da vicino. Mi sono immersa nella sua dolcezza e purezza, in quel piccolo concentrato di amore dalle piume screziate e dalla coda corta e ritta.
Piano piano è riuscito a uscire, senza allontanarsi troppo come avevo immaginato. È rimasto ancora vicino e poi, svolazzando di ramo in ramo, è volato via.
Lui è volato via, ma non l’amore che mi ha trasmesso, non la gioia che mi ha risvegliato, o meglio, che ha portato alla mia attenzione, riportando lì il mio sentire e i miei pensieri.
Così quando sono rientrata in casa e mi sono riappoggiata al termosifone caldo, non ho più visto il grigio. Le foglie dorate delle betulle che vi si stagliavano davanti brillavano come fiammelle di gioia, colorando e illuminando le nuvole e la nebbiolina che sale dai campi umidi.
Ho visto ciò che prima vedevo senza vedere, e quell’oro mi ha riempito il cuore. Ancora adesso ci vivo immersa.
Quanta bellezza respira nel grigio delle giornate uggiose e cupe, quanta gioia cresce e riempie dentro quando si guarda meglio ciò che ci sta attorno e soprattutto dentro.
Ci si può specchiare in questa verità, vedendo il proprio riflesso nelle foglie dorate che si stagliano sul grigiore bagnato di pioggia.
Ed eccolo, il messaggio divino: coltiva l’oro nel grigio, immergiti in esso, sentilo dentro di te, e porta la sua luce gioiosa attorno.
Quanta gioia riempie dentro, quando invece di vedere senza vedere, si guarda meglio.
Quanta gioia cresce dentro quando, guardando il grigio, si vede l’oro.
A volte basta un piccolo messaggero di quella stessa gioia a creare la magia, a far risuonare l’incanto, ovvero il canto interno, il canto dell’anima che sorride e irradia lo stesso oro di cui sono intrise le foglie.
A volte è nel grigiore che pare triste che le magie più grandi si compiono.
In queste giornate grigie e dorate, fra gocce di pioggia e foglie brillanti, auguro a tutte e tutti di trovare la gioia d'oro nel cuore delle nuvole.
Fotografia di autrice o autore sconosciuta/o, raccolta da Pinterest.