mercoledì 22 febbraio 2023

La tazzina rotta

Mi ha fatto bene lasciar uscire, finalmente, le ultime parole che mi erano rimaste da dire, le più pesanti. Mi serviva per stare bene, e finalmente ora mi sento più leggera e libera. Ciò che possono aver provocato non mi interessa, non ho alcuna intenzione di saperlo, e di rischiare altro dolore.
Sono uscite, il loro scopo è compiuto.
Adesso finalmente posso chiudere quella porta definitivamente.
Adesso posso continuare a prendermi cura di me stessa, di quella che sono stata, e di quella che sono adesso. Onoro l’innocenza che è rimasta sempre intatta, la purezza che non è mai stata sporcata né intaccata. Onoro le lente convalescenze interiori, i passi avanti, e tutti quelli indietro. In ognuno di essi raccolgo le stelle rimaste impigliate ai rovi, e le trattengo nel cuore, una per una.
Onoro la mia fiducia, facendo più attenzione a riporla in ciò che veramente la merita.
Ma soprattutto, onoro la mia forza, che ha resistito anche quando non mi reggevo in piedi.

E ringrazio la tazzina di caffè che due giorni fa, pensando a quelle parole non dette, mi è caduta dalle mani rompendosi in mille pezzi. “Adesso basta trattenere”, mi ha detto, “rompi il silenzio e dì ciò che devi dire”. È giusto così.
E sono grata, anche di questo.

Proseguo integra e leggera sulla mia strada. Ancora e sempre.
E non rimpiango nulla.
Fotografia di autrice o autore sconosciuta/o, raccolta da Pinterest.

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