mercoledì 10 maggio 2023

La magia nelle parole

La scrittura, le parole, il loro suono, il loro senso originario, sono una arte magica. Per quanto mi riguarda, le sento parte della mia magia, ovvero uno dei modi per agire magicamente nella mia vita e nel mondo. Credo che siano davvero in grado di trasformare la realtà, e quando sono rese vive dall’ispirazione sono davvero molto potenti.
Ci sono formule magiche, da ripetere e ripetersi per avverare il loro significato, realizzandole e rendendole manifeste; e singole parole che in poche lettere racchiudono un intero mondo. Occorre pronunciarle con cura e rispetto. Sottovoce.
A volte parole e frasi arrivano da sole e in modi inaspettati. Disseminate qua e là, attirano l’attenzione come se brillassero, magari in momenti in cui abbiamo bisogno di loro, e sembra siano state scritte proprio per noi. Hanno qualcosa da dirci e ci invitano ad ascoltarle.
Altre volte possono essere create. Basterà poi soffiare in loro la vita e dar loro la voce. Così che la loro magia si compia.

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Da diverso tempo sono affascinata dai motti antichi e dalle brevi frasi sapienziali, spesso scritte in lingua latina, che possono suggerire messaggi sia attraverso l’istinto, immediato e spontaneo, sia attraverso uno studio attento che approfondisce e interpreta simboli e significati universali. Ricorrendo a entrambi i metodi si comprende cosa possano voler dire in modo collettivo e impersonale, ma anche cosa dicono solo a noi. Starà a noi cogliere ciò che ci suggeriscono.

I motti e le frasi sapienziali sono il motivo principale per cui ultimamente sono tornata al Castello di Masino. Volevo restare un pochino nella piccola stanza dei re e lasciarmi semplicemente richiamare dagli affreschi e dai motti che mi attiravano di più, per trarre un messaggio utile a me e al mio cammino. Come spesso succede, ho trovato molto di più di quanto pensassi.
Ho raccolto le frasi che mi hanno parlato di più, e mi fa piacere condividerne qualcuna, con una breve interpretazione che ho provato a dare – ma che vale per me, e non è detto che valga per altre e altri. Ognuna/o può trovare il proprio messaggio e provare a realizzarlo.

Parole magiche

Et mihi et aliis
E per me e per gli altri

La virtù dell’unicorno

L’unicorno immerge il suo corno nell’acqua del fiume, dissolve i veleni e la rende pura e trasparente. Lo fa perché possano berne tutti, lui compreso.
Portare purezza, rendere limpida l’acqua, così che possa essere bevuta, e che con essa ci si possa dissetare, è una delle virtù sacre dell’unicorno.
Metterla in pratica significa rendersi pure – trovare la propria sorgente pura, e attingerne finché si trova la limpidezza interiore – e quindi mettere al servizio l’acqua pulita di cui si diventa portatrici.
Non solo per se stesse – sarebbe un gesto egoista – e non solo per gli altri – sarebbe un gesto di abnegazione.
Per se stesse e per gli altri.

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Vici fata svpertes
Ho vinto il destino dei sopravvissuti

Essere delle sopravvissute può comportare un destino che rimane ancorato alla sensazione stessa di essere sopravvissute.
Pur avendo superato le situazioni limite dalle quali ci si è salvate, si resta vincolate ad esse, e costantemente influenzate dalla loro presenza. Si vive con l’ombra del passato cucita addosso, un’ombra dalla quale non ci si libera, e che diventa parte del proprio destino.
Un destino incatenato, soffocato, inibito, che può comportare infelicità e incompiutezza. Sacrificio.
Vincere il destino dei sopravvissuti può voler dire lasciare dietro le spalle ciò che è stato, fare pace con esso, e accogliere ciò che è e che sarà. Onorare la propria sopravvivenza con amore, e lasciarla andare. Guardarla con distacco sempre maggiore, e scegliere il rinnovamento e la rinascita.
Perdonare, se possibile, e guardare avanti. Così facendo è forse possibile sorprendere il destino, che affrancato dall’ombra della sopravvivenza potrà dispiegarsi e realizzarsi liberamente, offrendo tutto ciò che aspetta solo di essere vissuto.

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Quanto posso donar tutto vi dono

La virtù del melograno

Il melograno è il frutto che dona tutto se stesso, spaccandosi, mostrando i dolci semi e invitando a nutrirsene. È l’abbondanza del donare tutto ciò che si ha, e che si è.
Insegna a coltivare l’abbondanza interiore per poter vivere nell’abbondanza, offrendo e offrendosi, senza tuttavia tema di essere esaurite. Perché vivere nell’abbondanza moltiplica i propri semi e i propri frutti. E più si dà, più si ha. Più si dona più si è ricche.
Più si offre il proprio cibo, più la dispensa è piena.

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Toglie il lume col lume

La virtù del Sole

Di fronte alla luce del sole, qualsiasi piccola luce scompare.
Il sole è la più grande sorgente luminosa e richiama quella luce talmente pura e forte e abbagliante, da annientare tutte le luci caduche, piccole o false. Trovando la fonte della luce più grande, tutto il resto scompare, non si è più attirate dai piccoli lumi. Si vive radiando luce vera.
Quella luce che toglie il lume col Lume.

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La virtù della stella per adesso preferisco tenerla per me, è ciò che mi ha chiamata senza che lo sapessi, e quello che aveva da dirmi è troppo personale e prezioso per parlarne apertamente.
Fotografia di autrice o autore sconosciuta/o, raccolta su Pinterest

giovedì 4 maggio 2023

Preghiera alle rose

Sogno quel momento impossibile, che impossibile non è,
in cui le sorelle riabbracceranno le sorelle.
Sorelle perdute, e mai dimenticate,
sorelle libere e sorelle ferite,
che in quell’abbraccio scopriranno la cura che dissolve ogni dolore,
e ritroveranno un amore per troppo tempo smarrito.
Sorrideranno, le sorelle, di un sorriso fatto di sole e di pioggia.
E guariranno, e si riuniranno. E tendendosi la mano, perdoneranno.
Il perdono che comprende e libera, che lascia andare e permette una nuova vita.
Il perdono da cui fiorisce di nuovo l’amore. Da sorella a sorella.
Come i timidi boccioli di una rosa selvatica,
che realizza l’impossibile, che impossibile non è.

Come una umile Santa Rita,
innaffio le rose morte.
So che fioriranno.

Fotografia di autrice o autore sconosciuta/o, raccolta da Pinterest.

Questo brano non è riferito ad alcuna persona che possa giungere qui a leggerlo.