Limen, dal latino limen –mĭnis, ovvero “soglia”.
Il limen è etimologicamente la soglia, e ne deriva la parola limine, il “varco per cui si entra in un luogo o in un ambiente”.
Il limen è quindi il passaggio, o meglio, la linea di passaggio sulla quale si passa per entrare – piuttosto che per uscire – in un luogo altro.
Materialmente può essere una semplice porta d’ingresso, oppure il principio di un bosco, o di una radura nel cuore di un bosco, di un ambiente diverso da quello da cui si esce. A livello sottile e spirituale è quella linea passando oltre la quale si accede a una percezione diversa, o a una dimensione diversa. È la soglia dell’oltremondo, ma anche la soglia che nell’oltremondo permette a chi è al di là di accedere al mondo comune.
La differenza tra limen e limes è piccola ma importante. Il limes è infatti la linea di confine, il delimitare, ovvero la linea che divide un luogo da un altro, e richiama una fine, una divisione, un termine. Il limen indica invece la soglia che si apre su qualcosa di altro, e richiama il principio, l’inizio, il passaggio, e quindi l’interazione fra le due realtà diverse.
Come scrive Anna Maria Campanale, pur trattando le due parole in un contesto diverso, “se limes viene solitamente, dal punto di vista concettuale, inteso come affine a terminus, limen trova affinità con principium: è la soglia, che consente il passaggio, e dunque può essere condizione di rapporto, incontro, comunicazione. Esclusivo, il limes, inclusivo il limen.”
Laddove il limes segna una differenza e una linea che separa, il limen apre una breccia, una apertura che accoglie e permette il passaggio.
In questa notte magica, letteralmente liminare – che deriva da limen e indica un luogo o un momento in cui si è sulla soglia – prego che vi sia un incontro benefico e amorevole fra tutte le creature. Fra noi, che siamo di qua, e fra gli spiriti e i defunti, che sono di là. Che vi sia un limen per noi, verso di loro, e per loro soprattutto, verso di noi.
Che si possa stare insieme, sulla soglia. Le mani intrecciate, strette fra loro.
I lumi alle finestre, per guidarli a casa. Un piatto caldo o una semplice offerta, per dir loro che li ricordiamo.
In pace, ricongiunzione, amore.
Le citazioni sono tratte da Enciclopedia Treccani e da Anna Maria Campanale, Jura Gentium. Rivista di filosofia del diritto internazionale e della politica globale.
Illustrazione di Tijana Lukovic
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