sabato 7 novembre 2020

Camminare da sola

Prima condividevo tutto, o quasi, liberamente e con gioia.
Col tempo sono diventata più accorta.
Adesso mi rendo conto che è tutto troppo caotico e ostentato, che le vie antiche sono storpiate e monopolizzate, che la Dea è monopolizzata. Non la chiamo nemmeno più così, e non mi considero parte della sua “comunità” perché l’immagine che ne viene costantemente data non è quella che io riconosco, sento e cerco. Eppure sono sulla sua via da molto tempo prima di quante/i ora se ne sentono portavoce.
È tutto un grande caos in cui ognuna/o cerca di urlare più forte, e spesso, mi sembra di essere al mercato, dove in tante/i, troppe/i, vendono la loro mercanzia “sacra” senza rendersi conto che è tutta, tutta superficie.

Così mi ritiro nel silenzio, condivido meno, e certe cose sacre le ripongo oltre il velo.
La mia Anima mi chiede costantemente, e con estrema pazienza, di volgere lo sguardo altrove, pur prendendo atto di ciò che accade intorno. E io la ascolto.
La Grande Madre mi chiede di cercarla nel silenzio, nella riservatezza, e io la ascolto.

Non mi servono abiti e ornamenti per sentirmi magica e importante ai suoi occhi e a quelli delle/degli altri. Ho la mia nudità velata, e lei la conosce bene.
Non mi servono rituali complicati e parole decise da altre/i per onorarla. Il silenzioso Amore che mi vive nel cuore è il rituale più puro. Non mi servono manifestazioni esagerate per far vedere al mondo che io credo in lei e faccio parte della sua “comunità”. Ogni volta che rinuncio con gioia ad ogni ostentazione e appartenenza, la onoro dentro e intorno a me, e non ho bisogno di altro.
Non condivido la mia vita con un uomo, per scelta serena e felice. Ho sposato la mia via soltanto, e non potrei mai anche solo immaginare di togliere tempo ad essa per dedicarlo a un compagno. Questa è la mia verità che non ammette obiezioni da parte di alcuna/o.
A volte sento questa scelta come se fosse scritta nelle mie ossa,
come se in tempi precedenti la mia nascita io l’abbia già presa e compiuta.

Sono molte le vie che portano al cuore della Grande Madre, e la mia unica certezza è che io la mia la percorro da prima della mia nascita. Che è quella vera e giusta per me, e che negli anni mi ha trasformata talmente tanto, da non desiderare altro o di meglio nella mia vita.
La via della Grande Madre è la mia vita. Prima, adesso, e oltre il velo.

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