Questo è un brano che ho scritto e pubblicato la prima volta nell’ottobre del 2018. Per me è sempre presente, sempre vivo, e vale ogni giorno. È un voto a cui non sono mai venuta meno.
Più ascolto e osservo le religioni riconosciute e la loro applicazione nella vita delle persone, più sono orgogliosa di essere una eretica. Eretica, ovvero seguace dell’eresia.
Eresia, dal basso latino haerèsis, che proviene dal greco airèsis, ovvero “scelta”, “elezione”, da airèo, ovvero “prendo”, “scelgo”. “Dottrina contraria al dogma e alla fede ortodossa preponderante”. (Dizionario Etimologico di Ottorino Pianigiani)
Colei che è eretica è colei che sceglie, che elegge secondo la propria volontà, che distingue e prende ciò che riconosce giusto e vero, a prescindere da qualsiasi dogma o regola dettata da altri.
Io scelgo di essere eretica, scelgo di scegliere. Sempre. Scelgo di essere ribelle, contraria, sfacciata.
Scelgo di conoscere. E sì, scelgo di essere strega.
“(...) quante più cose cierchi de inparare tante più sonno quelle che trovi da ‘nparare, che prima nemanco ne tenevi sentimento, e più vai inanti più vo’ ire e non te ne cuntenti. Cusì è la strearia.” (Bellezza Orsini, strega di Fiano Romano, 1528)
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