sabato 9 dicembre 2023

Non è tempo per condividere

Non è tempo per condividere, non troppo almeno. Ricordo la gioia degli anni passati, la gioia del condividere tutta la magia del periodo solstiziale, le sue tradizioni, quelle più note e soprattutto quelle allora meno conosciute, e per questo ancora più emozionanti e magiche. Magiche, almeno per me, poiché seguendo il mio filo di ricerca le scoprivo e, scrivendo di esse, sentivo di rivelare qualche piccolo segreto. Qualcosa da vivere insieme, con rispetto e discrezione, con sincerità e senza volere nulla in cambio, perché la gioia del dare era già tutto.
Eppure quel tempo ora sembra lontano, irraggiungibile, forse è svanito.
Quella gioia adesso, se voglio sentirla di nuovo, devo custodirla nel mio intimo, mantenendo le tradizioni in silenzio, talvolta senza fare nulla, se non viverle dentro di me, talaltra vivendole con poche, pochissime amate compagne di via, a cui sono sinceramente affezionata da tanti anni. Le uniche che parlano la mia stessa lingua e con le quali non c’è bisogno di spiegare, perché sanno – e sentono – tutto ciò che c’è da sapere – e sentire.
Mi manca, condividere. Ma non è questo il tempo, e non avrebbe senso farlo. Perché dove c’è troppo, l’unica cosa sensata da fare è togliere qualcosa. Dove migliaia di voci si sovrappongono e confondono, l’unica cosa sensata da fare è tacere.
O parlare sottovoce, in luoghi separati, intimi, segreti. Così che solo poche possano sentire.
E fra loro, condividere ancora. In modi diversi, più veri.
Lasciando il passo,
cambiando strada,
restando nascoste.
Dando, o restituendo, alle stesse parole che usano tutti, un senso differente, più antico e intatto. Quel senso che, dopotutto e per fortuna, non interessa più a nessuno.
Ma che, nonostante tutto, è ancora vivo, acceso, luminoso. Ed è magia.
Fotografia di autrice o autore sconosciuta/o.

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