Spesso ci perdiamo così tanto in mille percorsi spirituali, divinità dai mille volti, ruote dell’anno, direzioni, attributi, nomi, simboli, meditazioni, rituali, attribuzioni di titoli e di ruoli… che ci dimentichiamo di innalzarci al di sopra di tutto questo labirinto dagli innumerevoli meandri, per volare ad
abbracciare l’immensa e amorevole Madre di ogni cosa, lasciandoci pervadere dall’Amore di quell’abbraccio, sciogliendoci nella morbida, rosea luminosità del suo Grembo, abbandonandoci a Lei completamente, e dimenticando tutto il resto.
E anche se per qualche strano motivo, amiamo perderci nei labirinti, forse è questo il cammino più diretto che porta a Lei.
Affidarsi a quell’abbraccio, cercarlo, richiamarlo, sognarlo, fino a quando non sarà più solo immaginazione, immedesimazione o desiderio.
Fino a quando succederà di abbracciarla veramente, in modi magici e indicibili, ricongiungendoci a Lei e risvegliandoci nel suo Sogno.
E allora tutto sarà chiaro, e di sicuro, non ci perderemo più.
Dipinto di Rassouli
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