Lavorarci, però, mi sta dando tanto, e soprattutto nel comprendere la simbologia, i messaggi e gli insegnamenti che provengono da certi animali, sto trovando frammenti di saggezza e lezioni di vita essenziali.
Ultimamente mi sono soffermata sullo spirito di un animale che è parte integrante del paesaggio nel quale sono nata e che abito da sempre, l’Airone.
Questo uccello dal portamento nobile dona un messaggio davvero importante, che si può cogliere dalla sua osservazione e dal modo in cui agisce.
Resta immobile, immobile per tempi lunghissimi, senza muovere una piuma, ma scrutando sotto la superficie dell’acqua senza distogliere lo sguardo, nell’attesa che ciò che cerca arrivi alla sua portata.
Resta immobile e non agisce, ma quando è il momento giusto, e solo allora, rompe l’immobilità e con prontezza tuffa la testa e prende ciò che vuole.
L’Airone insegna l’immobilità, il non-agire, il preservare le proprie energie per evitare di disperderle in qualcosa che non è alla propria portata, che non è realizzabile, che non può esserci. Non ancora.
Ma nella sua immobilità osserva, e scruta, e aspetta.
La sua intenzione richiama ciò che desidera, e ciò che desidera prima o poi arriva.
Allora agisce, e afferra.
Così insieme all’immobilità e al non-agire, insegna la prontezza, l’immediatezza, l’agire subitaneo, il prendere, senza alcuna dispersione inutile di energia, ciò che è diventato possibile, realizzabile, afferrabile.
Credo che ascoltare il messaggio dell’Airone, l’apprendere, mettendola in pratica, la sua lezione, sia davvero importante, soprattutto in momenti in cui è necessaria l’immobilità, il non-agire, e quindi il preservare delle buone energie. Nella certezza che il momento dell’azione arriverà, che ciò che si cerca e si richiama si presenterà, e allora, solo allora, l’agire svelto, pronto ed efficace, porterà alla vera realizzazione e alle più preziose soddisfazioni.
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