Rivela, e permette di prendere coscienza.
Nel suo buio le debolezze si trasformano in forza,
e le ferite, in cicatrici di saggezza.
Per questo novilunio scelgo la compagnia di un olio essenziale di chiodi di garofano insieme a uno di cannella.
Il primo è ricavato dai frutti e per analogia aiuta a fiorire, a mostrarsi, a rivelarsi al mondo senza timidezza, senza paura, senza temere di non piacere, e quindi a portare il proprio profumo – la propria voce – ad arricchire tutto ciò che si ha attorno;
il secondo è ricavato dal legno, dal fusto e dai ramoscelli, ed è quindi rafforzante: dona stabilità, forza, resistenza, protezione, ma anche estensione verso il cielo.
Entrambi, caldi e avvolgenti, con le loro note basse, raggiungono la profondità, comunicano con essa, e le donano calore e sicurezza, facendo sentire a casa.
Aggiungo qualche goccia di arancio dolce, per raddolcire e vitalizzare, portando gioia, leggerezza e spinta verso l’alto.
La pietra che tengo accanto a me è l’hiperstene, che apparentemente nera e buia, in realtà al suo interno riflette luce bianca. Perché, si sa, è proprio quando tutt’intorno è buio, che la luce interiore brilla più forte.
Che la nuova luna porti a ognuna/o ciò che realmente desidera.
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