martedì 19 ottobre 2021

Ringraziare gli Errori

L’aria si fa fredda dopo il calar del sole, le foglie iniziano a ingiallire e a cadere, danzando nel vento prima di posarsi a terra. Negli ultimi giorni sono arrivati i luì piccoli, che annunciano l’arrivo dei primi freddi, e il pettirosso ha iniziato a ticchettare la mattina presto, quando è ancora buio e il respiro esce come bianco fumo dalla bocca.
In questo periodo il velo si sta assottigliando, ed è più facile vedere, sentire, incontrarsi con ciò che vive al di là, sfiorandone le dita.
In questo periodo si guarda all’immediato passato, al ciclo che si conclude, e si prende coscienza di ciò che è stato, nel bene e nel male.

***

Mi guardo indietro, e dentro, e sento una profonda gioia nel cuore, sento che ogni cosa si dipana in un modo armonioso – anche quando sembra che il filo si sia annodato – e ne sono davvero grata.
In questo ultimo periodo sto imparando a ringraziare gli errori, le complicazioni, ciò che sembra difficoltà, ma che poi si rivela un dono.
Gli errori, le complicazioni, costringono a prendere una strada diversa da quella che si avrebbe percorso se tutto fosse andato liscio; impongono la necessità di deviare, di cambiare direzione o idea, di considerare ciò che non si sarebbe preso in considerazione, a volte di incontrare chi non si sarebbe mai incontrata/o. E di creare nuovi intrecci, inaspettati quanto preziosi.
Senza gli errori, senza gli ostacoli che provocano deviazione, senza le difficoltà o i veri e propri impedimenti, le energie non verrebbero movimentate e rigenerate, gli accadimenti non verrebbero scombussolati per essere ricomposti in modo diverso, gli equilibri non verrebbero scombinati così che se ne possano creare di nuovi, forse migliori e più resistenti dei precedenti.
E anche se si tratta di momenti brevi, ciò che portano è sempre qualcosa che merita di essere vissuto.
Fotografia raccolta da Pinterest

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