sabato 23 ottobre 2021

Di lepri notturne e tempo sospeso

Ieri notte, salvando un leprotto e riportandolo dove ormai ho scoperto essere la loro tana, sono passata davanti al piccolo campo di fianco a casa mia. L’erba, tagliata da poco, era coperta da un sottilissimo strato di bruma, e in tre punti diversi, tre lepri adulte mi guardavano immobili. Emergevano dalla foschia con le loro orecchie attente, e il tempo sembrava sospeso. Una di loro ha fatto qualche balzo verso di me, avvicinandosi appena – mi sarei aspettata il contrario – e poi di nuovo è rimasta immobile a osservare.
Quando sono arrivata alla tana, il leprotto l’ha riconosciuta e con due balzi svelti ci si è infilato dentro. Sono uscita dal campo con le scarpe bagnate di rugiada, e sono ripassata davanti alle tre lepri, che adesso brucavano tranquille l’erba umida.
È stata una visione particolare, permeata da una calma e da un silenzio quasi irreali in una strada di paese. Come accade in questi momenti, mi sono sentita parte di una realtà separata da quella comune, una realtà che emerge quando tutti dormono, e tacciono. Una realtà a cui ho sempre sentito di appartenere.
Sono rientrata a casa con quella sensazione nel cuore.
La lego al dito come un anello.

***

Diario della Gratitudine

Oggi sono grata per la semplicità delle piccole cose, quelle che il più delle volte passano inosservate.
Per il volo silenzioso degli ibis sacri, in formazione a V, sotto morbidi strati di nuvole rosa, sopra la foschia azzurro-grigia delle campagne di sera.
Per la sensazione di pace meravigliata che provo spesso di fronte a questi voli.
Per il dono di poterli vedere molte volte, ogni giorno.
Fotografia raccolta da Pinterest

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