domenica 9 gennaio 2022

Di piume, briciole e amore

Ogni notte passo lunghi minuti a sbriciolare, spezzettare e sminuzzare biscotti, fettine di pandoro, noci. Sgrano fra le dita l’uva passa, verso una tazza di semi, e mescolo, mescolo, mescolo. È uno dei miei compiti, aiutare tutti gli uccelli che abitano nei dintorni, e che hanno fatto della mia casa la loro casa. Ci abitiamo insieme ormai, io dentro, loro intorno.
Questa notte la presenza a me stessa era più forte del solito, la mente libera, i gesti animati dall’intento. Così ho aggiunto un ingrediente in più, la parola “amore”.
Non è solo una parola, è amore vero. Amore nella sua forma più pura, libera, spontanea, viva.
Amore nelle mani, amore negli occhi, amore nell’attesa di rivedere, come ogni mattina, quei piccoli pennuti che attingono a pieno becco ciò che – lo sanno – non manca mai, ed è lì per loro.
Sentire amore e sussurrare amore, accarezzare il miscuglio di briciole e semi come fosse vivo, e chiamarlo amore. E gioia. Perché non vi è vero amore senza la gioia.

E aspettare che passi la notte per vedere cosa questa nuova magia compirà.
Aspettare che loro arrivino alle prime luci del mattino, a nutrirsi di amore.

***

Se non dovessi più esser viva
Quando i pettirossi verranno,
Date a quello con la cravatta rossa
Una briciola per ricordo.

Se anche non potessi ringraziarvi,
Essendo semplicemente addormentata,
Sappiate che ci sto provando
Con le mie labbra di granito!


Emily Dickinson
Fotografia di autrice o autore sconosciuta/o, raccolta da Pinterest

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