lunedì 3 gennaio 2022

La fata dei sogni

Le mie Letture
Una luce di Natale per le dodici Notti Sante
La fata dei sogni


Quando il sogno incominciò, tutto intorno ad Amelie e Nana era avvolto in delicati veli celesti che solo a poco a poco si dissolsero. Si ritrovarono in un prato vicino a un lago circondato da canne, in cui si specchiava la luna. Questa volta era Amelie a tenere la candela in mano. In riva al lago era seduta una bellissima donna avvolta in un lungo abito azzurro e con lunghi capelli argentei che le ricadevano sulle spalle. Era seduta dietro a un telaio, la cui navetta si muoveva in continuazione avanti e indietro. Ma dov’erano i fili che utilizzava per tessere? Sembrava esserci uno strano legame tra la luna e la bella donna, poiché ella continuamente rivolgeva il suo sguardo verso l’alto prendendo con la mano qualcosa nell’aria, come per catturarne i raggi.
(…) dal telaio pendevano dei veli leggeri attraverso i quali si intravedevano delle immagini colorate, che cambiavano continuamente. Ogni tanti, poi, uno di questi veli si staccava dal telaio e volava lentamente verso il lago.
“Che cosa fai?”, domandò Amelie. “Chi sei?”
“Io sono la fata dei sogni”, rispose la donna, “con i raggi della Luna e i pensieri degli umani intesso i sogni.”.


Tratto dal libricino di Ingeborg Pilgram-Brückner, Una luce di Natale per le dodici Notti Sante, pagg. 98-99.
Fotografia di autrice o autore sconosciuta/o, raccolta da Pinterest.

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