Una luce di Natale per le dodici Notti Sante
La signora della nebbia
“Le bambine videro in lontananza una donna avvolta in veli bianchi che lentamente si avvicinava alla sorgente. Man mano che avanzava, tutto quello che si trovava lungo il percorso veniva avvolto da quei veli bianchi.
Nana si spaventò: “Chi è quella signora?”. Le sirene sorrisero: “È la signora della nebbia, anche lei fa parte degli spiriti dell’acqua, come noi. Siamo in tantissimi e cambiamo le nostre sembianze a seconda dell’acqua che accompagniamo”.
(…)
Nel frattempo la signora della nebbia aveva raggiunto la sorgente avvolgendo nei suoi veli l’acqua. Si fermò davanti alle bambine, che indietreggiarono impaurite.
Ma la signora sorrise amorevolmente, dicendo: “Non abbiate paura, non vi faccio niente. Adesso potrei portarvi con me sulle nuvole, farvi sorvolare prati e campi, ma sarebbe troppo per voi. È meglio che vi riporti a casa da questo viaggio”.
Prima che Amelie e Nana potessero rendersene conto, la signora le aveva già avvolte nei suoi fitti veli bianchi, intonando una dolce melodia.
Il mattino seguente, quando le bambine cercarono di liberarsi da quei veli bianchi, si accorsero che in realtà non erano avvolte in essi, ma semplicemente nelle lenzuola dei loro letti. Fuori dalla finestra videro però una fitta coltre di nebbia. La signora della nebbia non era ancora andata via.”
Tratto dal dolcissimo libricino di Ingeborg Pilgram-Brückner, Una luce di Natale per le dodici Notti Sante, pagg. 65-66.
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