giovedì 3 febbraio 2022

Melusina, Pressina e l'Isola di Avalon

Le mie letture
La leggenda della fata Melusina
La fata Melusina, Pressina e l’Isola di Avalon


Per il mese del serpente, mi sono immersa finalmente nella lettura della vera storia di Melusina, la fata che ogni sabato, in segreto, si mutava in serpente dalla vita in giù, e che poneva al suo consorte l’unica condizione di non essere mai cercata in quel giorno. Naturalmente, come sempre accade, lui infrange la promessa, e Melusina è costretta a volare via in forma di serpe, gettando, seppur senza volerlo, il re nella miseria.
Molte/i conoscono la storia di Melusina, ma una delle parti più belle è quella di sua madre e della sua nascita. Melusina è infatti figlia della fata Pressina, ha due sorelle gemelle, e tutte crescono sull’isola di Avalon.

Riporto qualche brano su Pressina e su questa parte così bella e importante della leggenda. I brani sono tratti dalla traduzione italiana del testo di Jean d’Arras, bibliotecario del duca di Berry, che scrisse questa storia nel 1393.

[Re Elinas] fu preso da una gran sete e si volse col cavallo verso la sorgente. Avvicinatosi, sentì una voce che cantava così melodiosamente che non pensò a una voce angelica, bensì alla dolcezza propria di una voce femminile.
(…) Giunto sul posto, scorse la dama più bella e più nobilmente vestita che avesse mai visto in tutta la sua vita. Si fermò e si nascose meglio che poté. La dama cantava come nessuna sirena, fata o ninfa avesse mai cantato. Il re ne fu talmente rapito che perse la cognizione del tempo
.”

‘Se mi volete prendere in moglie col vincolo del matrimonio – disse la dama – e se mi giurate che, se avremo dei figli, voi non assisterete alla loro nascita, vi obbedirò (…).’
In breve, si sposarono e vissero felici. Ma Mataquas li odiava.
Pressina, questo il nome della dama, mise al mondo tre gemelle. La prima ebbe nome Melusina, la seconda Melior e la terza Palestina. Re Elinas non fu presente. Mataquas vide le tre sorellastre, andò da suo padre e gli disse:
‘Sire, madama la regina vi ha dato le più belle figlie che ci siano, una meraviglia’.
Re Elinas, che non si ricordava più della promessa, corse nella camera dove si trovava Pressina. Stava facendo il bagno alle figlie. Vedendole, ne fu così contento che disse:
‘Dio benedica la madre e le figlie’.
‘Re falso – disse Pressina con voce terribile – mancasti di parola. Mal te ne coglierà. Mi hai perso per sempre. Devo andar via. Ma so che è per colpa di tuo figlio Mataquas. Mia sorella, la dama dell’Isola Perduta, mi vendicherà di lui.’
Poi prese le tre figlie e nessuno la rivide mai più.
Pressina se ne andò all’isola di Avalon, l’isola perduta, da cui nessun uomo poteva far ritorno, se non per caso. Vi educò le figlie fino all’età di quindici anni. Tutte le mattine le portava sopra un’alta montagna detta Eleneos, che significa montagna fiorita. Da lassù si scorgeva tutta la terra di Alba
.”

La storia prosegue con la vendetta di Melusina e delle sue sorelle contro il padre, Re Elinas, che viene rinchiuso dentro una montagna.
Pressina ne rimane profondamente addolorata e punisce le figlie in modi diversi.
Il destino di Melusina è quindi imposto da sua madre.

(…) tu e le tue sorelle (…) sarete ben presto scacciate dalla dimora delle ninfe e delle fate, a cui non farete più ritorno. Così ti faccio l’incantesimo che tutti i sabati tu avrai aspetto di serpente dall’ombelico in giù. Ma se troverai un uomo che ti vorrà prendere in sposa e ti prometta che il sabato non ti guarderà mai e non rivelerà il tuo segreto a nessuno, tu vivrai il resto della tua vita come donna vera e morrai di morte umana. Ma se, per caso, tuo marito dovesse guardarti, sappi che tornerai al tuo stato precedente. (…) inoltre apparirai tre giorni prima ogni volta che il castello che tu costruirai e chiamerai col tuo nome cambierà padrone, e anche quando un uomo del tuo casato dovrà morire. Ma nonostante la tua punizione, da te discenderà un nobile lignaggio che darà vita a illustri e grandi imprese.”

Come in molte famiglie antiche di Scozia, Inghilterra e Irlanda, che vantano la propria origine da una fata – o da una selkie – anche Melusina avrebbe dato origine a diversi casati. Dai suoi numerosi figli “sono venuti i Pembroke in Inghilterra, i Cabrières in Aragona, i Sassenage del Delfinato, i la Rochefoucault e i Cadillac, come si legge in antiche cronache.”

***

Una fata serpentessa dunque, Melusina, figlia di una fata, entrambe legate ai sacri veti che devono imporre – per mantenere e manifestare la loro natura selvatica – a chiunque voglia averle come compagne, e al contempo figlie dell’Isola di Avalon, l’Isola Perduta nella quale la misteriosa sorella di Pressina – che sia la stessa Morgana? – si occuperà della vendetta di colui che ha indotto il suo tradimento.
Una tematica affascinante che richiama anche l’antico racconto in versi de La Ponzela Gaia – fanciulla serpentessa figlia di Morgana La Fata – e riporta ad Avalon l’origine delle fate serpente, della loro fortuna, ma anche delle loro fatali punizioni nel momento in cui vengono scacciate, tradite, oltraggiate.
Il loro oltraggio è l’oltraggio alla terra. La conseguenza è sempre, e comunque, la rovina.

***

Nota:

Come le banshee irlandesi, che si diceva apparissero urlando e piangendo poco prima che un componente della famiglia di cui erano protettrici morisse, anche Melusina appare poco prima che uno dei suoi discendenti muoia.

***

I brani citati sono tratti da Jean d’Arras, La leggenda della fata Melusina. Storie del castello di Lusignano, a cura di Vittorio Fincati, Edizioni Studio Tesi, Roma, 2020, pagg. 45, 47-49, 51, 109.

Illustrazione di Natasa Ilincic

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