So che mi farà stare male, come sempre, e so che ci saranno giornate in cui farò fatica ad alzarmi, a muovermi, a mangiare, e nelle quali mi sentirò in colpa, per non avere forza e resistenza, per non essere più quella che ero tempo fa. So che sopraggiungeranno tristezza e frustrazione, e che dovrò fermarmi e assecondare il mio corpo invece che contrastarlo o pretendere da lui ciò che non può fare, ma accolgo ogni cosa, accolgo l’estate, e come sempre la rispetto. La rispetto, sinceramente.
Vedo la sua lucente ed esuberante bellezza, e la onoro.
Dunque, estate sia. Sia luce e sia calore.
E sia fresca e rigenerante la sera,
con le sue stelle, i suoi grilli, e il canto lontano dell’usignolo.
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