giovedì 17 agosto 2023

Ogni cosa è cosa viva

Le acque in piena di un fiume, quelle più lente e tranquille dei ruscelli, la forza delle cascate, la freschezza del vento, l’impeto delle tempeste, la rapidità dei fulmini, l’eterna bellezza del mare, il fascino silenzioso delle paludi, la gravità profonda della terra, l’allegria colorata dell’arcobaleno, le stelle che illuminano il cielo, le nuvole che si sciolgono in pioggia: le Iyàmì erano lì, sempre presenti dovunque nella natura, negli elementi, in tutto ciò che ci circondava.
Quella natura, quegli stessi elementi, quella sacra energia non era solo fuori, ma dentro: in ogni persona, in ogni essere vivente.


(Marcella Punzo, Le grandi madri del Brasile, pagg. 187-188)

La mia verità. Non importano i nomi, importa l’essenza.
Si può chiamarlo animismo, ne è la descrizione perfetta, o semplicemente spiritualità nel senso più pieno e profondo della parola. Noi abbiamo bisogno di frammentare, di nominare e umanizzare. Non possiamo farne a meno. Ma credo che in origine ogni cosa fosse unita nella stessa sorgente divina, materna, immensa.
Credo che al di là di qualsiasi religione, di qualsiasi mito, di qualsiasi artificio dell'essere umano, esista questa verità.
Semplice, pura, adamantina.

Ogni cosa è cosa viva.
Fotografia di Nedjat Nuhi

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